Vista la
presenza nelle borgate di non residenti nel comune di Pramollo, si rende
necessario spiegare con più chiarezza le regole impartite nel DPCM dell’8 marzo
e seguenti. Pramollo è felice di ospitare i villeggianti, in tempi ordinari. Ma
ora stiamo attraversando un’emergenza sanitaria che impone a tutti
responsabilità e qualche sacrificio. Alle persone
arrivate prima dell’8 marzo viene richiesto di seguire le indicazioni valide
per tutto il territorio nazionale; stare in casa, uscendo solo per fare
la spesa o per fare attività motoria, ma comunque non in gruppo e rispettando
la distanza interpersonale di un metro.
Chi ha raggiunto Pramollo dopo l’8 marzo non
ha rispettato le disposizioni e rischia una denuncia penale per inottemperanza
all’ordine di un’autorità (articolo 650 del Codice penale). Si rischiano l’arresto fino a
tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro. Se si dichiara il falso (cosa accertabile
anche in un secondo momento, con un’indagine), scatta l’articolo 495, che
normalmente prevede la reclusione da 1 a 6 anni (ci sono poi ulteriori
aggravanti).
Per queste persone il consiglio è di fare
rientro al proprio comune di residenza.
Tutto
questo viene scritto per chiarezza di informazione, non per creare tensioni e
panico, di cui certo non abbiamo bisogno.
Rispettare
le regole significa avere a cuore le persone che ci circondano.
La montagna non scappa! Pramollo vi chiede
di pazientare e tornare a farle visita in tempi più sereni.